venerdì 5 agosto 2011

Golden Rule



Sottotitolo: la regolina magica del potere.

Sono quasi sicuro di poter risolvere qualsiasi problema con questa nuova geniale intuizione.

Il potere è una cosa deformante.

Andrebbe ottenuto relativamente presto per dare gratificazione e spinta.
La possibilità di raggiungere una meta genera sentimenti ed energie positive. Non si può vivere tendendo ad un obbiettivo troppo lontano.

Cosa ancora più importante però è che il potere andrebbe lasciato poco dopo averlo ottenuto. Non si dovrebbe passare la mano solo in punto di morte. E' importante che esista un meccanismo di limitazione dell'Ego, proprio perché, come da intestazione, il potere è deformante.
Sarai costretto a cedere il potere ed avrai ancora un pezzo di strada davanti: ti conviene fare lo stronzo?

Nessuno deve sentirsi intoccabile.
Tutti ciclicamente dovremmo dipendere da un altro.


Precisazioni: Metto le mani avanti. Uno potrebbe dire: non deve proprio esistere il potere! E' sbagliato che un uomo ne comandi un altro. Può solo esistere l'anarchia alla De Andrè; altrimenti il mondo resterà sempre quel che è.

Nice theory, in parte anche condivisibile ma eccessivamente romantica. Purtroppo pare che all'uomo sia necessario un ordine per generare ordine. Basta che questo non diventi, come spesso capita, un ordine tra gli individui, ma sia solo un ordine di ruoli.

Prima di incartarmi troppo direi che basta così, non devo altre spiegazioni ad un finto obiettore, generato da me stesso e che cita De Andrè per argomentare contro di me.

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