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mercoledì 7 ottobre 2009

My two cents: Italia oggi



Sentimenti a buon mercato ieri da Vespa. Il conduttore (un tempo maculato) ha annunciato in diretta televisiva la scoperta della cura per la
SLA, malattia fino a ieri letale, che da oggi non fa più paura.
Il farmaco agisce immediatamente e senza effetti collaterali; il suo nome è dio!
Ovvio, direte voi. Eh ma nessuno ci aveva pensato prima.

La vedova Welby, in sala, era oggetto di un sottile scherno, in fondo a suo marito sarebbe bastato farsi il segno della croce, peccato.

Ad un tratto, mentre inghiottivo barbiturici, mi è venuto in mente l'Alberto Tomba dei tempi d'oro, con il suo eloquio talmente contorto che i suoi imitatori non erano in grado farne una parodia.

Allo stesso modo ieri, il Vespa, era così un pezzo di merda che neanche i tg satirici di Beppe Braida o Emilio Fede potrebbero rendere l'idea.

Ad esempio, dopo il racconto di una "miracolosa" (*) guarigione dalla SLA dopo un viaggio al Lourdes, si rivolge alla vedova Welby con un: "e ora come la mettiamo, signora?" Come se la sua scarsa fede in dio fosse stata la causa della morte del marito!

Quando sarò medico chiederò ai pazienti se credono nei miracoli. Al gruppo dei si, farò quindi seguire un percorso terapeutico fatto di padre nostro e ave maria.

Per gli altri sceglierò diabolici trattamenti scientifici e almeno se sentirò dire: "grazie dottore, sappia che io non ho mai perso la fede", saprò che la divinità in cui non hanno perso la fede sono io.

D'altra parte se uno vuol fare il medico pare debba entrare per forza in competizione con l'altissimo.
Mi chiedo come mai dio non faccia altri tipi di miracolo, tipo far apparire improvvisamente un palazzo, o una pizza benfatta nel nord Italia.

* Clausole, postille e codici di avviamento postale:

Entrando più nello specifico del "miracolo" raccontato ieri sera da Vespa e approcciandolo in modo critico-scientifico-epistemologico, si possono fare alcune osservazioni.

La paziente in esame sarebbe guarita, dopo un viaggio al Lourdes, dalla diagnosi (badate bene) di SLA.

Il brulicare di peli sul suo volto però fa ragionevolmente sospettare una policistosi ovarica.
Più propriamente quindi, la divinità in causa non avrebbe guarito la paziente, ma scambiato la sua malattia con una meno grave ma socialmente più imbarazzante.

Il passaggio logico successivo ci porta quindi ad ipotizzare la presenza di una divinità ingannatrice e beffarda come suggerito da Descartes.
In questa ottica tutto assume contorni diversi (insalata, patatine fritte etc), ad esempio Vespa potrebbe essere un inganno della mia mente, oppure un crogiolo di vermi che fuoriesce dalle interiora di un cadavere.

Quindi per dirla con le parole del grande filosofo francese: vivere in Italia oggi? Cogito ergo fugio.

mercoledì 16 settembre 2009

Dettagli



Non so esattamente perchè, ma per la nostra mente sono i piccoli dettagli, spesso, a fare la differenza.
Sono partito da piccole osservazioni, di quelle che ti rendono molto orgoglioso, e pedante agli occhi degli altri.

Soprattutto su internet spesso si possono fare piccole deduzioni epidemiologiche, seppure molto empiriche. Capita ad esempio che la massa dei cibernetici si accalchi su un solo sito, o un solo social network, nonostante ne esistano vari. Probabilmente questo è dovuto alla legge per cui se una pizzeria è vuota e un'altra è piena, si preferisce fare la fila a quella piena.
Questo è vero, ma non è il solo motivo. Magari quel social network ha un particolare layout, o rende più facile vedere e pubblicare le foto. Queste piccole differenze giocano un ruolo a cavallo del subconscio (neuroni specchio?) e risultano determinanti.

Altro esempio, quando si chiede informazioni su un ristorante si pensa subito a come si mangia e a quanto si paga. Poi però un locale può incontrare il nostro gusto per tante altre piccole sfumature, come l'arredo.
Questo è vero però anche nell'arte. Ad esempio sul suo sito Luttazzi rivela che per il successo di una battuta oltre al contenuto, sono altrettanto importanti la scelta dei vocaboli, il tono della voce e i gesti.
Una battuta senza ritmo non fa ridere; una battuta troppo "periodata" non fa ridere; una battuta fatta da Tabacci invece che da Fiorello non fa ridere.

Ho infine rivolto la mia attenzione su qualcosa di più complesso come i rapporti interpersonali. Ho usato come metro me stesso, non avendone altri a disposizione, e su questo esiguo campione ho cominciato a fare lo scanner. Probabilmente per il desiderio di giungere ad un risultato ho definitivamente concluso che anche i rapporti umani sono profondamente influenzati dai dettagli.
Alcune volte mi è bastato un sorriso, una telefonata o una piccola attenzione per farmi rivalutare una situazione che mi sembrava peggiore di quel che era.

Potrebbe essere un esercizio utile (ma anche inutile.. no complain), provare per una volta a pensare ai dettagli e non all'essenza. Non voglio deliberare il trionfo della superficialità, ma talvolta non è tutto nero o bianco, e basta quel qualcosa in più per sbiancare quello che ingrigisce.


Oggi mi sono trovato per le mani la legge di Hubble (stavo leggendo l'ultimo romanzo di Moccia..) e ne sono rimasto profondamente colpito. In pratica 'sto Hubble qui ha teorizzato lo "spostamento verso il rosso cosmologico" e ciò indicherebbe che le galassie si allontanano ad una velocità proporzionale alla distanza. Questa intuizione è alla base della teoria dell'universo in espansione.
Non so nulla di più sull'argomento, ma mi è sembrato straordinaria questa legge.

Anche nella vita le cose più sono lontane più tendono ad allontanarsi. All'inizio sono possibili tante strade, ma poi più ne percorri una e più le altre si allontanano, e adesso so perchè: per la legge di Hubble.

Se adesso qualcuno si chiedesse cosa c'entri Hubble con la prima parte del post vuol dire che ha fatto poca attenzione.
In fondo se una cosa c'entra o no è un dettaglio.


Ps: scrivo nel day-after la (già) celeberrima puntata di Vespa sull'Abruzzo, ma ho deciso di non occuparmene. Segnalo però il link di un articolo "bello tosto" di Maltese.

lunedì 22 giugno 2009

Do you speak english?



Ho letto recentemente un articolo riguardante la probabile "morte" di molte lingue oggi esistenti, cosa che mi ha convinto a scrivere quello che già mi frullava in testa da un pezzo.
L'articolo si pone in temi apocalittici nei confronti della "inglesizzazione" (termine di cui detengo i diritti..) dilagante.
Che l'articolo fosse francese (è uscito su "Recherche") non era neanche quotato.


Brevemente la fotografia della situazione è questa.
Oggi esistono circa 7000 lingue, ma meno di 80 sono parlate da più dell'80% della popolazione mondiale, mentre un cospicuo numero di lingue è parlato rispettivamente da meno di 10.000 persone.

Immaginiamo un navicella che abbandona la terra diretta su Marte, colma di persone che parlano solo italiano. Una volta su Marte le persone si distribuiscono a gruppetti ben distanziati e privi di possibilità di comunicare.
Dopo qualche generazione avrete delle lingue diverse. Ovviamente da noi sta accadendo l'opposto, la comunicazione ci sta "omologando" per usare un termine caro ai passatisti.


La mia modesta opinione, che sicuramente causerà molto scalpore (non mi sorpenderei di ricevere attacchi tramite le colonne di "Playboy" di domani) è che non si vede l'ora che questo accada. Non vedo l'ora che tutte le lingue si estinguano, compreso l'italiano, e che ne resti solo una.


Questo renderà molto più semplici i rapporti tra essere umani all around the world, e finalmente potrò liberarmi del mio complesso di inferiorità nei confronti dei cani.
E si perché un cane farebbe molta meno fatica di me a trasferirsi in Russia, e questo non depone a favore dell'uomo come animale più evoluto.
Ovviamente non vale lo stesso ragionamento se il cane lo spedite in Cina.. sigh!


Se provo a non pensare al mio legame affettivo con la lingua con la quale sto comunicando adesso, non posso non considerare quanto sarebbe stato più comodo crescere imparando quella lingua sciocchina che è l'inglese.

Come insegna Orwell la lingua non è soltanto uno strumento di comunicazione, ma la "sottigliezza" di un pensiero è anche suggerita dalla struttura della lingua stessa e dalla possibilità di scelta tra tanti termini simili ma non uguali.
(quick rewiew for dumnies: pensiero contro "l`inglesizzazione").

Tuttavia la lingua è un qualcosa di fluido, e nel momento stesso in cui l'inglese avrà valicato anche l'ultimo baluardo (saranno gli oltransisti della "grandeur"), non avremo neanche più l'inglese stesso, ma tutti porteremo il nostro mattone.
(quick rewiew for dumnies: pensiero pro "inglesizzazione")

Immagino i più accaniti, quelli che non riescono mai a fare pulizia sulla scrivania, che mi parlano di tutto quello che perderemo.
Nessuno gusterà più i versi del Leopardi? Si è così.
Più o meno quello che succede con il latino e il greco, più o meno quello che succede attualmente a favore dell'italiano e a discapito dei dialetti locali.

Si lascia sempre qualcosa indietro quando si fa un passo avanti, ma il passo è dettato da un maggior vantaggio nel computo finale, perciò tanto vale farlo a cuor leggero.

lunedì 1 giugno 2009

Prepotenze e Azzeccagarbuglismi



Non sopporto gli "azzeccagarbuglismi". Comportamenti ostruttivi e fuorvianti mirati ad impedire il raggiungimento di una qualche conclusione dopo una discussione.
Esempio di azzeccagarbuglismo: come può la sinistra dopo essere insorta sul caso Sircana appoggiare adesso "la Repubblica" nella sua battaglia sul caso Noemi. Ragionamento notevolmente sciocco che può essere facilmente confutato. Che Sircana vada a trans è un problema suo (e lo sarebbe anche di Berlusconi), mentre nel caso Noemi:
1 si ipotizza un reato grave del premier (lei era minorenne)
2 il premier potrebbe aver mentito spudoratamente agli italiani giurando sulla testa dei suoi (poveri) figli
3 il ruolo istituzionale e di rappresentanza che riveste impone un certo di tipo di comportamento: settantadue a diciotto non si può!
E' chiaro tuttavia che questa è un'argomentazione ad baculum, serve solo a difendere il potere.

Seconda parte.

Non sopporto le prepotenze. Possono essere di molti tipi. La più antica è quella fisica. Quella più recente è quella informatica. La forma probabilmente più comune è quella legata al potere. Ad esempio un uomo potente utilizza argomenti ad hominem per screditare la tesi di un cittadino privato e indifeso. Come il premier con l'ex fidanzato di Noemi, il quale avrebbe precedenti penali e per questo non sarebbe credibile.
Infine c'è una forma di prepotenza molto subdola, quella intellettuale. Usare l'intelligenza come arma è molto meschino.

Promemoria



Il termine "cretino" (usato per descrive le persone affette da "cretinismo") deriva dal francese e vuol dire (buon) "cristiano".

venerdì 17 aprile 2009

Tragedia e commedia



Il carrozzone mediatico sta per abbandonare l'abruzzo. Non c'è più trippa, meglio rifarsi vivi più avanti. La tragedia se ne sta andando. Resterà la commedia. Infatti la commedia secondo Lenny Bruce non è altro che la tragedia lontana nel tempo o nello spazio. Quando deve spiegare questo concetto agli scettici, Daniele Luttazzi suole dire:

"E' precipitato un boing 747 della linea area etiope. Tutti morti, una vera stage. La linea aerea ha però in mente una nuova campagna pubblicitaria per tranquillizzare i clienti e rilanciarsi sul mercato.. Linee aeree etiopiche: i terroristi hanno paura di volare con noi!"

Poi dopo aver aspettato le risate del pubblico:

"Siete dei bastardi. Avete riso di una tragedia."


Un paio di appunti. Devo dire che l'essere stato impegnato mi ha salvato dalle maratone di solidarietà e gli appelli e tutto il resto. Bene così. Quello che penso della solidarietà è scritto su http://tomate.blogsome.com/2009/04/17/anche-io-non-daro-leuro/.

Inoltre mi ha colpito un servizio di Enrico Lucci delle Iene (http://www.youtube.com/watch?v=_-1MtaFdO3E) di questa sera. Gli accampati nelle tende che riscoprono il piacere di stare insieme e affermano di essere più felici ora di prima. Non è paradossale, è ovvio. Abbiamo bisogno di spazi sociali, di stare insieme per conoscerci, non avere paura l'uno dell'altro, non farci causa, non odiarci. Smettiamola con questo vuoyerismo della sfiga, la bulimia della sofferenza altrui, e impariamo qualcosa, cresciamo.

venerdì 3 aprile 2009

Colpo di stato



..il titolo sembra eccessivo anche a me, però dava soddisfazione alla mia irritazione.

E' iniziato tutto qualche giorno fa quando il governo ha prodotto e reclamizzato un pubblicità propagandistica, falsa e di cattivo gusto sul problema dei rifiuti.
Non avevo ancora vissuto in un paese in cui il governo utilizza spazi pubblicitari per acquisire consensi a quattro anni dall`elezioni.
Ovviamente il capolavoro sta nel fare gli spot sulle reti mediaset.

La pubblicità progresso faceva seguito alla striscia del tg-com che, tra il primo e secondo tempo di un film, era riusciata in pochi secondi a fare contemporaneamente propaganda per il governo e pubblicità per "Il Giornale".. sfinito per l'eccesso di conflitto di interessi sono andato a letto.

Oggi il tg1 (sempre lui) mi chiama e mi da una notizia incredibile.
Da oggi infatti è vietato acquistare televisioni che non abbiano il digitale terrestre incorporato! Scrivo ancora sotto l'effetto dello shock emotivo; come si può vietare l'acquisto di un vecchio modello di elettrodomestico? Ma come cazzo si fa ad obbligare la gente ad avere una determinata tecnologia, è assurdo.

Riassumo rapidamente per chi fosse stato al bagno negli ultimi 8 anni.
Mediaset ha avviato una propria pay-tv (per fare concorrenza sleale a sky, specie per i diritti televisivi del calcio, anche perchè fino a poco fa il presidente della lega era Galliani..) e che sfrutta la tecnologia digitale terrestre.
Si tratta di tecnologia vecchia (come ha confermato lo stesso Confalonieri ad una puntata di Report) diffusasi negli usa nei primi anni '90 (vedi vecchi episodi dei Simpson..) e che in Italia non è arrivata per il rapido sviluppo del satellitare.
Questo non ha impedito al governo di centro-destra del 2001 di elargire i nostri soldi per garantirne la diffusione ("sviluppo di nuove tecnologie") attraverso il finanziamento dell'acquisto dei decoder (prodotti da una ditta che fa capo a Paolo Berlusconi).

Tutto questo non ha comunque portato alla diffusione sperata del mezzo, e perciò adesso addirittura si obbligano i cittadini italiani ad acquistare delle televisioni con decoder incorporati. Mi sembra schiavitù.

Uno potrebbe chiedere: non esiste un authority?
Certo, ed è infarcita di Berlusconiani (Guazzaloca, Pilati, Pera) che fanno gli interessi del popolo.

Hanno creato un sistema antiaderente in cui ogni punto critico è ben oleato. Hanno applicato alla lettera la HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points).
Per fare un paragone caro ai fisici, è come se in assenza totale di attrito qualcuno ti desse una spintarella, così per gioco.
Tutto quello che ti resta è piegare le braccia, imbronciarti e scorrere lentamente su tutto. Speechless.

domenica 29 marzo 2009

le saboteur tranquille


Il dubbio che i cosiddetti "poteri forti" possano influenzare il lavoro dei deputati, che dovrebbe essere libero, indipendente, negli interessi del pueblo e bla bla, è una di quelle questioni irrisolvibili. L'ultimo capitolo di questa saga lo si è avuto qualche giorno fa quando la Carlucci (ebbene si) ha presentato l'ennesima delirante proposta di legge. La proposta è stata spacciata per lotta alla pedofilia online, ma in pratica è un tentativo di strozzare la diffusione di cultura su internet e di massimizzare i profitti per i proprietari di copyright.
L'inghippo si è verificato quando qualche agguerrito internetofilo (il blogger Guido Scorza) ha scaricato la proposta di legge in file word per studiarsela per bene. Curiosamente il creatore del documento non risultava essere la Carlucci, ma bensì Davide Rossi di Univideo (Unione Italiana Editoria Audiovisiva, associata a Confindustria). Possibile che il presidente dell'associazione che si batte contro il p2p abbia qualche interesse nel far passare tale proposta? Il dubbio appare insolvibile..
Somewhere (over the rainbow..) qualcuno potrebbe affermare che si tratta di una porcheria immane, di deputati che si fanno anche scrivere le leggi per favorire illegalmente alcuni gruppi, ma noi in Italia ci limitiamo a non divulgare la notizia.

domenica 22 marzo 2009

Il dilemma


La questione di Omar al Bashir, presidente del Sudan, ha posto all'ONU un interrogativo morale di non facile soluzione, almeno in apparenza. Ammetto di non conoscere bene i retroscena di questa terribile vicenda, ma per quello che appare dai giornali, sembra porsi una questione etica prima di tutto.

Il CPI ha appena condannato al Bashir per i crimini in Darfur (e non si tratta di un paio di caramelle rubate, ma di almeno 300000 morti!!) e questa è la buona notizia. E' la prima volta che viene condannato un capo di stato ancora in possesso delle sue funzioni.

Ma c'è un ma. La condanna di Bashir rischia di mettere in crisi il processo di pace in corso in Qatar con alcuni gruppi ribelli; potrebbe mettere in pericolo le vite dei soldati ONU (che, anche se in maniera incompleta, stanno riportando un po' di calma in Darfur) e delle organizzazioni umanitarie ivi presenti; infine un mandato di cattura per il presidente potrebbe far saltare l'accordo di pace tra Nord e Sud del paese con rischio annesso di una ripresa della dilaniante guerra civile.

Il dilemma, dunque, tra un imperativo categorico morale (non si può negare la giustizia alle vittime del Darfur) e un pericolo attuale per tante persone non mi sembra di ovvia soluzione.

martedì 17 marzo 2009

Perchè lo faccio?

L'ho rifatto lo confesso. Oggi ho rivisto il tg1 alle ore 13 e 30 e ora mi sento colpevole. Sono qui di nuovo a parlarne anche se mi chiedo il perchè. Si potrebbe semplicemente evitare, far finta che non esista, e invece quando lo vedo mi sembra sempre più assurdo e non riesco a non incazzarmi. Breve commento delle varie notizie: l'apertura è tutta per il papa che volato in Cameroon (ma temo che tornerà..) spiega come non sia il preservativo la risposta all'AIDS. Ora sorvoliamo sulla pur giusta domanda circa le conoscenze in materia di microbiologia del ponteficie, ma direi che ad uno stato laico dovrebbe fregare il giusto di quello che dice un capo religioso in un altro paese. In uno laico appunto..
Si procede con una "colazione di lavoro" (mai sentite prima) tra il premier e il presidente della repubblica; pare si sia parlato di economia (micro? macro? aziendale? boh). Poi vengono concessi i soliti 30 secondi-spot ad esponenti dei principali partiti, i quali blaterano non si bene in risposta a quale domanda. Tranquilli, in genere si accusano l'un l'altroe Di Pietro ammazza un congiuntivo. Tra una cazzata e l'altra ecco la notizia di una proposta di legge per far diventare reato l'istigazione alla bulimia su internet (?????).
Termina la pagina politica come ci aiuta a capire Giorgino (per paura che non si notasse la differenza), peccato mi avrebbe fatto piacere sentir parlare di temi come: evasione fiscale, tutela dell'ambiente, lotta alla mafia, la proposta di questo governo di limitare pesantemente la libertà di utilizzo di internet (perchè non sanno neanche cos'è), il problema delle prescrizioni, il problema POLITICO della condanna di Mills, ed altro, ma pazienza sarà per la prossima edizione.
Non c'è tempo per queste cose, perchè è arrivata una notizia bomba: i randaggi killer! Il branco di randaggi ha aggredito una turista, dopo il tragico episodio del piccolo Giuseppe. Parte un servizio allarmato che spiega la diabolicità di questi assatanati quadrupedi. Nessuno sa dire come, dove e quando, si sa solo che attaccheranno ancora e solo dio sa perchè (un po' come i rumeni). L'apogeo lo si raggiunge con l'intervista all'automobilista di passaggio che asserisce di aver visto una donna aggredita dai cani (e fin qui c'eravamo già) ma aggiunge degli agghiaccianti particolari; si trattava infatti di cani: "pericolosi, alti, neri e marrò". In particolare i colori sembrano suggerire una possibile velenosità degli animali. Il servizo prosegue con il triste annuncio che l'Italia ormai è nel panico e testualmente "non si tratta più di randaggismo, ma difesa della vita di tante persone in pericolo, è ordine pubblico!". Intanto scorrono le immagini di un goffo carabiniere che cerca di sparare ad un cane, mentre il giornalista annuncia che i cani saranno presi e abbattuti.
Tra le altre notizie c'è quella di studentesse universitari che a Parma prendono una stanza presso anziani per risparmiare. Questo perchè sono arrivati al sito www.tg1.falacosagiusta (lo giuro) numerosi video su "esperienze positive di coabitazione".
Si termina con notizie demenziali come: una scultura di cioccolata, una discoteca analcolica, una tartaruga ribattezzata William dal principe Carlo in onore di suo figlio. Inoltre nuovi episodi del commissario Rex in cui ci sono nuovi protagonisti animali (un tale intervistato afferma in merito a queste new entries che: "è già difficile rapportarsi con i cani, immaginate con i volatili!" specie se amari aggiungo io..).
Il tg però non può terminare se prima non promuove un prodotto! Perciò viene lanciata quella che dovrebbe essere una recensione di un film(accio) italiano, che io chiamerei più propriamente pubblicità.

giovedì 5 marzo 2009

security: achievement unlocked



Due righe sulla "questione sicurezza" o meglio "dramma sicurezza", ma forse è più fit "crisi sicurezza"!

Se ne sente parlare ovunque. Stupri, rapine, carneficine, birre analcoliche, è allarme! Ovviamente la vicenda è trattata secondo tutti i crismi del dramma, emotività e irrazionalità.

So, nel profondo del mio cuore, che un giorno ci sarà qualcuno da qualche parte che parlarà di numeri e dati per approcciare questo problema.
Mi rendo conto che è brutto parlare di numeri quando si tratta di stupri, d'altra parte se vuoi analizzare un fenomeno possono essere utili (quasi quanto i racconti delle vecchiette, che no non conoscevano la vittima, no quel giorno non c'erano, no non sanno chi è stato, però un giorno comprando il cotto di parma hanno scambiato due parole con la mamma di una compagna di classe, anzi no non erano nella stessa sezione, ma adesso sono spaventate a morte e non escono più di casa) ecco chiusa la lunga parentesi.

In un'altra parte del mio cuore, il ventricolo destro per i curiosi, so anche che un giorno qualcuno parlerà dei costi della sicurezza.

Volete il poliziotto nel quartiere? Volete quello che gira la sera? Volete una tv al plasma con una batteria di pentole? Bene, ma queste cose hanno un costo, e più si spende in questo, meno si spende da qualche altra parte, amen.

Certo in Italia si potrebbe fare una riforma del sistema giudiziario (90% dei reati vanno in prescrizione) però dopo ci devono anche spiegare dove li mettiamo tutti questi detenuti (si i ladri in italia sono troppi, specie banchieri e presidenti del consiglio).

Un detenuto costa un mare di soldi al giorno e nessuno, tranne le vittime, ha interesse a tenerli dentro
In Germania li fanno lavorare i detenuti, in modo che ripaghino la società, che barbari!

La soluzione più ECONOMICA (e senz'altro la migliore) è quella di organizzare delle ronde di benintenzionati, certo disarmate e senza poteri particolari, almeno per ora.
Poi col tempo si può pensare di dargli il potere di decidere il bene e il male e dotarli di qualche bazooka.

Ma se tutta questa gente ha voglia di far qualcosa ci sono un sacco di modi per rendersi utili nel sociale.
Esistono associazioni di persone che passano la notte svegli a giocare a tresette e in caso di bisogno vanno a prendere persone che hanno bevuto troppo e non riescono a mettersi al volante.
Cioè non so se è chiaro. Voi siete lì belli sbronzi, fate il numero di telefono e questi vengono in due con una macchina e uno si mette al volante della vostra e vi conduce a casa mentre voi continuate a cantare:" il piave mormorò, non passi lo straniero" e alzate in alto il libretto di circolazione come un boccale.

Infine devo ancora sfogarmi sulla sicurezza negli aeroporti e sui voli.
Non se ne può più.
Con questa storia poi che non puoi portare liquidi, ma puoi comprarli a prezzo triplicato dopo la sicurezza, hanno dato il meglio.

Mi riferisco alla recentissima nuova norma che ti vieta di portare i tuoi liquidi corporei, e per questo danno del lasix mentre si è in fila.
Poi i più abbienti possono acquistare, dopo il metal detector, delle simpatiche sacchette di fisiologica per scongiurare la morte da ipovolemia.
Ovviamente prima bisogna togliersi scarpe, cintura, svuotare le tasche, tirare fuori il pc, accenderlo e fare almeno un nuovo record tra i vari solitari, ed essere palpeggiati dalla polizia.

Mi piacerebbe dire alle persone in fila che ci sono molte più probabilità di morire per le sigarette che fumano, o per colpa di qualche gabbiano spiaccicato sul parabrezza dell'aereo (cosa vogliono sti uccelli poi? che ci fanno nel cielo?) piuttosto che per un super mega attentato terroristico.

mercoledì 25 febbraio 2009

Colpi di genio al tg1



Al penoso telegiornale serale della rai, tra le solite sfilate di politici con i loro messaggi spot (ma il ruolo del giornalista è solo quello di reggi-microfono? credevo dovesse fare anche delle domande..) e un servizio allarmante sugli emo (si proprio così) parte un servizio strappalacrime su come il teatro riuscirà a salvare scampia.

La cosa interessante è l'intervista di una giovane "mente" partenopea che dopo aver blaterato che non tutti sono così (come?) afferma che la scelta ultima di delinquere è sempre dell'individuo (no, non l'ha detto così bene), anzi testualmente: "..se uno vuol fare il cammorrista libero, però uno è anche libero di non.."

E' proprio dietro questa affermazione apparentemente condivisibile che si cela il cuore del problema, ovvero una mentalità deviata responsabile della sciagurata situazione che siamo costretti a vivere.

NON SEI LIBERO DI FARE IL CAMORRISTA, perchè ci sono delle leggi che vietano le azioni di un mafioso.
Questo è quello che davvero non si vuol capire, e mi riferisco alle persone oneste, che si credono immuni dal male.
Una legge va rispettata punto, non è una indicazione da tenere in considerazione a seconda delle condizioni climatiche.
Questo nostro modo assurdo di intendere la vita sociale è riscontrabile ovunque, anche nelle cose più innocenti.

Viene in mente la storia di una mia zia che, dovendosi sottoporre ad un esame medico per cui era richiesto il digiuno, disse "va bene non faccio colazione, magari prendo solo uno yogurt.."

domenica 22 febbraio 2009

Il primo giorno di Barack


Ha annunciato un piano di riconversione ecologica di auto ed edifici per ridurre la dipendenza energetica del paese e per ridurre l'emissione di gas serra.
Ha annunciato la chiusura di Guantanamo.
Ha riaffermato il diritto all'aborto.
Ha dato il via libera alla ricerca sulle staminali.
Ha nominato Mitchell, già mediatore di pace in Irlanda del Nord, inviato speciale per il Medio Oriente e Holbrooke, mediatore di pace in ex-jugoslavia, inviato speciale per il Pakistan.

Barack, se puoi venire da noi una settimana..