domenica 29 marzo 2009

le saboteur tranquille


Il dubbio che i cosiddetti "poteri forti" possano influenzare il lavoro dei deputati, che dovrebbe essere libero, indipendente, negli interessi del pueblo e bla bla, è una di quelle questioni irrisolvibili. L'ultimo capitolo di questa saga lo si è avuto qualche giorno fa quando la Carlucci (ebbene si) ha presentato l'ennesima delirante proposta di legge. La proposta è stata spacciata per lotta alla pedofilia online, ma in pratica è un tentativo di strozzare la diffusione di cultura su internet e di massimizzare i profitti per i proprietari di copyright.
L'inghippo si è verificato quando qualche agguerrito internetofilo (il blogger Guido Scorza) ha scaricato la proposta di legge in file word per studiarsela per bene. Curiosamente il creatore del documento non risultava essere la Carlucci, ma bensì Davide Rossi di Univideo (Unione Italiana Editoria Audiovisiva, associata a Confindustria). Possibile che il presidente dell'associazione che si batte contro il p2p abbia qualche interesse nel far passare tale proposta? Il dubbio appare insolvibile..
Somewhere (over the rainbow..) qualcuno potrebbe affermare che si tratta di una porcheria immane, di deputati che si fanno anche scrivere le leggi per favorire illegalmente alcuni gruppi, ma noi in Italia ci limitiamo a non divulgare la notizia.

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